La schiaccia di Pasqua è un dolce tipico Toscano, che si consuma appunto il giorno di Pasqua, è un lievitato a lunga lievitazione come la Colomba, o il Panettone. Meno ricco negli ingredienti e meno calorico, ma altrettanto gustosa. Ha un tenore zuccherino basso, per essere un dolce, perché tradizionalmente si consumava con i salumi! In particolare con il capocollo, che stagionava fino a Pasqua, e così la mattina si faceva colazione con schiaccia di Pasqua, capocollo e uova sode, benedette. Una colazione che decretava senza dubbio la fine della quaresima!

Ingredienti:

Per il lievitino: 25 gr di lievito di birra fresco oppure 8 gr disidratato, 60 gr di acqua, 230 gr di farina forte, 50 gr di zucchero.
Per l’impasto: 1 kg di farina w 330 (Molino Bellini), 250 gr di latte intero, 400 gr di zucchero semolato, 75 gr di strutto ( in alternativa usate il burro), 60 ml di olio di oliva, 60 ml di liquore all’anice, 8uova, 1/4 di bicchiere di vin santo, 30 gr di semi di anice, 1 pizzico di sale.

Procedimento:

  1. Cominciate preparando il lievitino, scaldate leggermente l’acqua, (intorno ai 40°), aggiungete lo zucchero e il lievito, aspettate qualche minuto e quando il lievito comincerà a galleggiare unite la farina di forza. Impastate con energia e lasciate lievitare ad almeno 25 gradi coperto in un canovaccio. Il lievitino sarà pronto quando avrà più che raddoppiato il proprio volume.
  2. Cominciate a miscelare (meglio se in planetaria, con gancio o foglia) gli ingredienti secchi dell’impasto: farina, zucchero, semi di anice, sale, poi aggiungete i liquidi, latte a 30 °, olio di oliva, liquore all’anice, vin santo. Lavorate col gancio, o a mano, quindi aggiungete il burro in pomata o lo strutto morbido. A questo punto aggiungete il lievitino e continuate a lavorare, per ultimo 1 uovo.
  3. A questo punto, armatevi di pazienza. La mia nonna metteva a lievitare le schiacce a letto, col prete! Il prete è una struttura in legno che teneva alte le coperte, alla quale si appendeva uno scaldino in latta con dentro la brace. Poi si ricopriva la brace con la cenere. E nelle fredde sere d’inverno, scaldava i letti altrimenti gelidi.
    Non vi chiedo di fare altrettanto, potete preriscaldare il forno a 40° e metterci dentro l’impasto, coperto con un canovaccio o con la pellicola a lievitare. Poi aggiungete un ovo ogni una-due ore. Aggiungete l’uovo, incorporando bene e lasciate rilievitare. Dopo aver aggiunto l’ultimo uovo potete dividere l’impasto.
  4. Dividete quindi l’impasto in quante schiacce volete fare, (con questa quantità direi al massimo 3), date la forma, potete utilizzare gli stampi da panettone, e mettete a riposare. Quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume, spennellatelo con un uovo e infornate.
  5. Il forno dovrà avere una temperatura di 180°, il tempo di cottura varia in base alla grandezza della schiaccia. Dai 25 minuti ai 45. Valgono sempre due regole: i prodotti meglio lievitati cuociono meglio e prima, e la prova dello stecchino! Se infilandolo nel dolce rimarrà asciutto, allora il dolce è cotto.
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